
In particolare, la blefaroplastica chirurgica non lascia tracce o cicatrici e i suoi effetti di miglioramento sono visibili già dopo qualche giorno. Gli studi di medicina estetica capaci di effettuare questo tipo di intervento, sono in grado di offrire una valutazione completa del problema e delle soluzioni più adatte. Quindi sarà molto importante riservare la dovuta attenzione sia alla fase preparatoria, che a quella vera e propria dell’intervento.
L’intervento di blefaroplastica delle palpebre superiori non richiede anestesia totale ma solo locale e la sua durata può essere variabile. Quello che è importante sapere è che si può riprendere immediatamente con le proprie attività quotidiane, senza nessuna particolare limitazione.
Blefaroplastica non chirurgica
Per coloro che non ritengono di rivolgersi ad un intervento di rimozione chirurgica della cute in eccesso sulle palpebre, la medicina estetica offre la blefaroplastica non chirurgica.
Di cosa di tratta? In questo caso, si tratta di una tecnologia non invasiva che prevede l’utilizzo del laser. È una tecnica che non richiede la rimozione della cute in eccesso con l’utilizzo del bisturi, ma ricorre ad un fascio di luce concentrata che viene focalizzata sull’area di epidermide interessata dal trattamento.
Come è chiaro, in questo caso, la blefaroplastica è un trattamento decisamente più conservativo rispetto alla blefaroplastica chirurgica. La tecnologia laser infatti provoca una riduzione della superficie senza che sia necessario rimuovere pelle né massa grassa.
I tempi di pieno recupero della funzionalità estetica, se si sceglie la strada della blefaroplastica laser, sono ancora più rapidi. In questo caso infatti, non è prevista l’applicazione di punti di sutura, e le uniche problematiche connesse, potrebbero essere lievi arrossamenti dell’area interessata dal trattamento, destinati a scomparire nel giro di qualche ora.